Da questa sera va in onda su Canale 5 una nuova fiction che promette ottimi riscontri di pubblico (la puntata pilota è andata molto bene). Si intitola Al di là del lago e parla… bassanese, perché porta la firma anche di Luigi Spagnol, sceneggiatore di successo e scrittore dalla penna felice.
Spagnol, di che si tratta?
È una serie di sei puntate, interpretata da Kaspar Capparoni, Roberto Farnesi, Lorenzo Flaherty, Fabio Testi, Gioia Spaziani e Martina Colombari. Si tratta di una storia di impronta ecologista, dal tono leggero ma dai temi importanti, che ruota attorno alla misteriosa morte di un veterinario. Non posso dire di più, per ovvi motivi…
Ci sono altre serie televisive, da lei sceneggiate, in uscita?
Angeli e diamanti è una vivace commedia in tre episodi che verrà trasmessa probabilmente verso l’estate. Una sorta di Charlie’s Angels all’italiana, ma ambientata ai Caraibi. Le protagoniste sono Vittoria Belvedere, Martina Stella e Camilla Ferranti, tre donne “d’ordine”, una poliziotta, una carabiniera, una finanziera, che indagano su un furto di diamanti. Ho lavorato inoltre a una serie tivù, sempre per Canale 5, di cui si stanno ultimando le riprese, interpretata da Manuela Arcuri e con la partecipazione di Gabriel Garko e Asia Argento: una storia di gangster, passioni e vendette, che inizia alla fine degli anni Cinquanta e dovrebbe intitolarsi Bang Bang.
Lei è noto anche per la sua attività di autore di libri.
Ho pubblicato tre romanzi: La decima sinfonia, premio “Un libro per l’estate”, La camera d’ambra, acquistato dalla Rai, e La sera del mondo. Nel 2009 è uscito il mio primo thriller esoterico, La signora della notte, edito da Piemme. Sempre per Piemme ne arriverà in libreria a settembre il seguito ideale. Gli ingredienti: plot forte, protagonisti simpatici e una buona dose di ironia.
Progetti per l’anno che sta per iniziare?
Nonostante i pesanti tagli ministeriali allo spettacolo, mi sto dedicando soprattutto a progetti cinematografici: dopo una lunga gestazione, dovrebbe finalmente vedere la luce un film ambizioso sulla figura di Federico Fellini, di cui sono uno degli autori; poi un horror in commedia ambientato in Louisiana; e un altro film, tratto dal libro Mentre dorme il pescecane della scrittrice sarda Milena Agus, per la regia di Massimo Guglielmi.
Lei abita a Roma per il suo lavoro, ma torna spesso a Bassano…
Certo: qui vivono mio fratello con la sua famiglia e mia madre, Clara, 82 anni portati magnificamente. Quanto a energia, dà dei punti anche a me…
Ha una carriera molto ricca. A quale delle sue opere è particolarmente affezionato?
Prima di tutto Nessuno torna indietro, dal romanzo di Alba de Céspedes; vi lavorai con il regista Franco Giraldi e lo sceneggiatore di Fellini, Tullio Pinelli. Per la visibilità cito sicuramente Linda e il brigadiere , che aveva come protagonisti Nino Manfredi e Claudia Koll, e poi ancora Carabinieri, Il bello delle donne, Caterina e le sue figlie, Io non dimentico. Ma sono soddisfatto anche del mio film da regista, Schiuma d’onda, premiato a Salerno col Follaro d’oro, e dei miei testi teatrali, fra cui La lavatrice con Maddalena Crippa e Piuma del Signore, coprodotto e trasmesso da Rai International.
Qual è l’insegnamento più importante che ha ricevuto in ambito lavorativo?
Devo ringraziare Franco Scaglia, autore di libri importanti fra cui il recente e bellissimo Luce degli occhi miei, che molti anni fa, ai miei esordi, mi disse una cosa che si è poi rivelata molto utile: “Su cinque parole che usi, tre sono buone. Cambia le altre”. Nel tempo, in effetti ho asciugato la scrittura e contemporaneamente cercato il mio stile e il mio tono.
30/12/2010
Il Giornale di Vicenza